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mercoledì 12 novembre 2008

Tanto non molliamo !!!


Problemi formali, Il numero sarebbe inferiore alle 500 mila previste per legge
La Cassazione: insufficienti le firme
di Beppe Grillo per i referendum
Riguardano l'abolizione dell'ordine dei giornalisti,
i finanziamenti pubblici all'editoria e la legge Gasparri



ROMA - La Corte di Cassazione ha imposto uno stop ai referendum sull'editoria promossi da Beppe Grillo. I giudici della Suprema Corte ritengono che siano insufficienti le firme raccolte durante i "vaffa day" organizzati da Grillo. In particolare, i giudici dell'Ufficio centrale della Cassazione per i referendum, dopo aver esaminato tutte le firme raccolte anche in relazione ad ogni quesito tra quelli proposti, hanno giudicato formalmente non corrette le procedure seguite per la raccolta di diverse centinaia di migliaia di firme. Di conseguenza nessuno dei tre quesiti referendari proposti avrebbe raggiunto le 500mila firme necessarie.

PROBLEMI FORMALI - Problemi di natura formale, sui quali lo stesso Grillo potrà «dire la sua» in occasione dell’udienza che la Cassazione ha convocato per il 25 novembre prossimo. La convocazione è stata disposta dal presidente della Commissione per il referendum, il magistrato Corrado Carnevale. Utilizzando il diritto di replica previsto in questi casi per i promotori dei referendum, Beppe Grillo potrà contestare le conclusioni alle quali è giunta la Cassazione e tentare di «salvare» almeno uno dei referendum. Le tre consultazioni popolari proposte dal comico genovese riguardano l'abolizione dell’Ordine dei giornalisti, l’abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria e l’abrogazione della legge Gasparri sulle frequenze tv.

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